Italy
February 1, 2022
Negli areali più precoci del Paese i trapianti dei meloni sono ai nastri di partenza: ora che la nuova campagna muove i primi passi e che le aziende si trovano nella delicata fase della programmazione, è bene dare uno sguardo – numeri alla mano – ai trend commerciali dello scorso anno.
Le vendite in Gdo
Nella distribuzione moderna italiana che trend hanno seguito le vendite di meloni? Lo scopriamo con le elaborazioni del Monitor Ortofrutta di Agroter, attraverso le quali andiamo ad approfondire le dinamiche della campagna italiana negli ultimi tre anni considerando il periodo che va da aprile a ottobre.
Fatte cento le vendite del 2019, nel primo anno di pandemia i dati a volume hanno perso tre punti, mentre quelli a valore quattro, complice un’estate 2020 difficile per il prodotto. Lo scorso anno, invece, i quantitativi commercializzati sono aumentati di cinque punti rispetto all’anno di riferimento, ma le vendite a valore hanno sostanzialmente pareggiato quelle del 2019. La principale conseguenza? Il mix prezzi si è abbassato.
![IT_MEM_vendite volume e valore.JPG](https://dynamicassets.basf.com/is/image/basf/IT_MEM_vendite%20volume%20e%20valore?fmt=jpeg&fit=crop%2C1&wid=210)
Interessante analizzare l’andamento per area geografica: se nel 2020 la contrazione delle vendite era stata praticamente omogenea lungo lo Stivale, la ripresa del 2021 si è concretizzata con un aumento dei volumi commercializzati a doppia cifra nell’Area 4 (Campania – Calabria – Basilicata –Puglia – Sicilia) pari al 14% e nell’Area 3 (Toscana – Lazio – Marche – Abruzzo– Molise- Sardegna) + 11%. Il Nord-Est ha incrementato di sette punti i quantitativi in un anno, mentre il Nord-Ovest ha fatto sì registrare un piccolo progresso di tre punti, ma si colloca comunque due punti sotto il 2019 ed è l’area che più ha frenato le performance del melone nel 2021.
![Stampa](https://dynamicassets.basf.com/is/image/basf/IT_nunhems_meloni_infografica-2-02?fmt=jpeg&fit=crop%2C1&wid=210)
Un passaggio veloce sul calendario. Complice un clima che ha stimolato i consumi, lo scorso anno le vendite sono aumentate in maniera marcata nei mesi di luglio ed agosto e anche ottobre ha fatto registrare un importante incremento dei quantitativi commercializzati.
Uno sguardo alla produzione
Per quanto riguarda la produzione italiana di meloni i dati Istat più aggiornati si fermano al 2020, quando la raccolta nazionale è stata pari a 503.289 tonnellate, in linea con il 2019 e del 4% inferiore rispetto al 2016. Le superfici dedicate si mantengono costanti sui ventimila ettari.
Un mercato da organizzare
Anche con un clima favorevole - come nell’ultima estate dove il melone ha potuto godere di una meravigliosa stagione produttiva - senza strumenti per governare il mercato alla fine i nodi vengono al pettine: a fronte di volumi in leggera crescita e vendite tutto sommato positive, il prezzo medio alla produzione nell’ultima campagna è decisamente crollato (secondo i dati della Camera di Commercio di Bologna il retato ha registrato un -43% sul 2020 e il liscio un -43%).